Tutto è iniziato con una collaborazione tra il dipartimento di Lighting Design dell'Università di Aalborg di Copenaghen (AAU-CPH), Oersted e il Comune di Roskilde, avviata dal progetto di ricerca Lighting Metropolis, finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale.
Con lo sviluppo dell'area di Musicon, un nuovo polo culturale e architettonico nella vecchia zona industriale di Roskilde, è nata l'esigenza di un percorso pubblico che conducesse le persone dalla stazione alle aree. L'illuminazione del percorso doveva essere funzionale e artistica con caratteristiche innovative per creare un'identità positiva e stimolare la salute, la vita e la crescita della comunità di Roskilde.
Il Comune di Roskilde ha presentato i disegni iniziali di una nuova pista ciclabile di 1 km tra le aree della città con un sistema di illuminazione innovativo e intelligente. Due studenti di lighting design dell'AAU-CPH hanno quindi sviluppato il tema dell'illuminazione "flusso d'acqua", ispirato all'interattività, al movimento e alla fisica dell'acqua, che è diventato la base per l'illuminazione della pista. Quando un utente percorre la pista, i movimenti vengono rilevati e una coda di luce colorata segue l'utente durante la corsa. Dopo circa 10 secondi, l'illuminazione torna all'impostazione standard di luce bianca. Più veloce è la corsa dell'utente, più lunga sarà la coda di luce. Questo giocoso progetto di illuminazione è stato infine creato e realizzato dal lighting & interaction designer freelance Simon Panduro e dalla società di consulenza Light Bureau.
La pista di pompaggio è illuminata in modo permanente da un impianto di illuminazione con faretti LED multicolore montati su pali lungo i 90 metri della pista di pompaggio, che rispondono all'attività degli utenti lungo la pista. Ogni faretto è controllato individualmente tramite segnali generati dal controller dell'illuminazione in tempo reale. L'interattività è creata dall'uso di sensori compatti, accuratamente integrati nei pali su misura. Per le varie occasioni sono stati pre-programmati nel controller diversi scenari cromatici che possono essere attivati facilmente tramite SMS dal proprietario del progetto.
In collaborazione con il produttore di sensori SICK, Light Bureau e Simon Panduro hanno selezionato con cura il tipo di sensori e di scanner laser 2D, noti anche come LIDAR, in base alla precisione, al tempo di risposta e alla rugosità. Il posizionamento dei sensori è stato oggetto di un lungo lavoro e di test, in quanto avrebbe avuto un grande impatto sull'aspetto generale dell'installazione alla luce del giorno, sul livello delle prestazioni del sensore e sulla probabilità di atti vandalici. Sulla base dei test, Light Bureau e Simon Panduro hanno deciso di integrare i sensori nei pali e di dotarli di staffe personalizzate. Con 8 sensori installati in totale, ci sono 24 rilevamenti individuali su tutta la pista, con il risultato di un rilevamento molto accurato e veloce in tempo reale degli utenti che percorrono la pista.