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Caso d'uso
Industria, innovazione e infrastrutture
L'edificio del Museo Interattivo dell'Industria (IMI) è stato dichiarato patrimonio culturale immobile di importanza locale nel 1986. Originariamente l'edificio era di 3 piani. Nel 2013 è stato ricostruito nell'ambito del "progetto integrato per lo sviluppo del prodotto culturale, storico e turistico e delle relative infrastrutture", realizzato dal Comune di Gabrovo e finanziato dal Programma Operativo "Sviluppo Regionale", utilizzando l'approccio della conservazione assoluta, con una somiglianza ottimale all'edificio originale. Ma il progetto ha anche introdotto una decisione di design strutturale e funzionale totalmente nuova per l'ambiente circostante, le pareti esistenti e lo spazio museale sul tetto.
Ci sono già 4 piani situati nel "guscio" della facciata. Il collegamento tra i piani è costituito da una scala aperta a tre livelli con un ascensore nel suo "occhio", vetrato al massimo. L'ingresso d'angolo è stato chiuso e la facciata è stata recuperata nel suo aspetto iniziale. L'ingresso principale è al suo posto originale, con una rampa di accesso e tre scale allo stesso tempo. L'ingresso avviene attraverso una porta vetrata riccamente decorata con vetri colorati e massicce teste di leone. Tutto ciò che si può vedere all'esterno è rimasto come più di 120 anni fa, ma l'interno è completamente cambiato.
La nuova struttura dell'edificio è già in cemento armato. I muri di cinta esistenti sono stati conservati e restaurati; anche tutti gli ornamenti e i dettagli caratteristici della facciata, compresa la conchiglia di metallo, sono stati restaurati e conservati. Le finestre sono state modificate; le nuove porte dei livelli espositivi sono in vetro. Tutte le ringhiere e le partizioni mobili e inamovibili sono realizzate in metallo e vetro, in linea con le caratteristiche dell'esposizione. L'edificio ha un isolamento termico interno. Gli impianti - acqua e fognature, elettricità, riscaldamento, ventilazione e aria condizionata - sono completamente nuovi. Il design esterno è notevole in termini di colore della facciata e di illuminazione. Il cortile è dotato di una nuova recinzione - un basso muro di conci e griglie metalliche in sintonia con le tradizioni dell'architettura cittadina della fine del XIX secolo e dell'inizio del XX secolo.
Grazie alle moderne tecnologie - un sofisticato complesso di video, programmi, guide virtuali e decorazioni - il museo racconta lo sviluppo dell'industria gabriota. È suddiviso tematicamente in tre parti/epoche: "Industrializzazione" (fine del XIX secolo - 1944), "Socialismo" (1944 - 1989) e "Oggi" (1989 - oggi). Ogni periodo è spazialmente separato dagli altri ed è esposto su un piano diverso dell'edificio. Gli interni e le decorazioni sono legati al tema e all'epoca dell'esposizione in questione, integrati da effetti visivi, sonori e luminosi. Il viaggio in ogni epoca inizia con un recinto con una guida virtuale. Gli schermi posti sul pianerottolo di metà piano raccontano di importanti industriali gabroviani.
Il museo dispone di una sala di proiezione 3D, dove si possono vedere brevi filmati in 3D su Gabrovo, alcuni dei quali girati a volo d'uccello, che offrono anche informazioni sui siti turistici più interessanti di Gabrovo e delle sue vicinanze. Inoltre, ci sono proiezioni notturne sulla facciata dell'edificio che utilizzano la tecnologia di mappatura 3D.
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